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  • Immagine del redattoreGiulio Centemero

DONNE & FINANZA/ Lambiase (IR Top Consulting): ESG e Borsa, una spinta per le PMI

Aggiornamento: 7 feb 2022

L’accesso al mercato azionario può essere importante per le PMI. Occorre favorire, anche con crediti d’imposta, questa strada


Anche nel 2022 proseguiranno le interviste alle donne oggi protagoniste del settore finanziario. Oggi parliamo con Anna Lambiase fondatrice di IR Top Consulting, boutique finanziaria leader in Italia nella consulenza direzionale per gli Equity Capital Markets e Advisor Finanziario per la quotazione, membro del Gruppo Tecnico Credito e Finanza di Assolombarda e Vice Presidente di AssoNext, fondatrice di V-Finance, specializzata nell’ESG Advisory, consigliere di società quotate apportando la propria esperienza sui mercati regolamentati e in ultimo ma non meno importante stimata amica.


Anna, tra le tue expertise ci sono i processi di quotazione con particolare focus sulle PMI ci puoi spiegare qual è l’iter che permette l’accesso in Borsa?

L’iter per la quotazione prevede una prima fase di verifica dei requisiti di IPO di cui ci occupiamo direttamente, che, sulla base della nostra esperienza, permette di esprimere un giudizio sulla “quotabilità” dell’azienda e una prima valutazione della società secondo le tecniche di analisi del mercato dei capitali; questa fase ha una durata di circa un mese e risulta cruciale per il successo di una quotazione. Nel secondo step costruiamo il team di IPO selezionando gli altri consulenti specializzati che saranno parte del percorso da noi guidato, ossia la società di revisione, lo studio legale e lo studio fiscale, la Banca per il collocamento nominata EGA (ex NOMAD) e diamo inizio al percorso di quotazione che ha una durata di circa 5 mesi e ci vede sempre al fianco dell’imprenditore, dalla strutturazione dell’operazione, alla fase documentale e di due diligence, al road-show con gli investitori, sino al “suono della Campanella di Palazzo Mezzanotte” che sancisce l’ingresso in Borsa. Poi, successivamente quando la società è quotata continua il nostro affiancamento nel dialogo con gli investitori e nelle attività specifiche di Investor Relations e Coverage.


Qual è il vantaggio della quotazione in Borsa per un’azienda?

La quotazione in Borsa rappresenta un’opportunità strategica che permette alle imprese di crescere in maniera equilibrata, di sviluppare progetti imprenditoriali innovativi e di consolidarsi nei mercati di riferimento. Attraverso l’accesso diretto al mercato dei capitali, l’azienda beneficia di una serie di vantaggi economici, strategici e di credibilità: accede a nuove risorse finanziarie e diversifica le fonti di finanziamento, attira l’interesse di investitori istituzionali con orizzonte a medio/lungo termine, incrementa lo standing e la capacità competitiva incentivando così l’ingresso di nuove risorse manageriali specializzate, consolida la credibilità del management, rafforza il brand e ottiene maggiore visibilità sui mercati nazionali e internazionali, valorizzando i propri prodotti e servizi.


Come dicevamo in introduzione, sei la Fondatrice di IR Top Consulting, di cosa si occupa la società e com’è nata in te l’idea? Intendo, la prima volta che l’hai pensata: dov’eri, cosa facevi?

La società è nata come mio personale progetto di MBA al Politecnico di Milano con ispirazione al mercato US ove la quotazione delle PMI era già una pratica molto diffusa per l’acceso al capitale di rischio. IR Top Consulting è oggi una boutique finanziaria leader in Italia nell’Advisory per la quotazione in Borsa. Creata nel 2001, e nel corso degli anni ha maturato un solido track record sugli Equity Capital Markets e una posizione rilevante su EGM (Euronext Growth Milan) ex AIM, il mercato di Borsa Italiana dedicato alla crescita delle PMI. Operiamo attraverso 4 dipartimenti, l’IPO Advisory, l’Equity Research, l’IR Advisory e la Financial Communication con un team di professionisti fidelizzati con ampia esperienza sulla finanza straordinaria e sulle tecniche di analisi e valutazione per il mercato dei capitali. Circa 7 anni fa abbiamo lanciato l’OSSERVATORIO PMI, centro di ricerca nazionale sul mercato Euronext Growth Milan coinvolgendo nel Comitato Scientifico figure di rilievo nel mondo della finanza e della regolamentazione dei mercati.


Cosa rende la finanza una materia affascinante?

La possibilità di conoscere imprenditori italiani di eccellenza operanti nei più svariati campi dell’economia, entrare nella completa analisi dei modelli di business, studiare i loro bilanci e i piani industriali, conoscere i loro brevetti, valutare le società, comprenderne le potenzialità e valorizzare, attraverso la raccolta di capitale, il loro percorso strategico che spesso si sostanzia nell’innovazione, nella ricerca e che li rende unici nel contesto di mercato. Noi portiamo il capitale di rischio alle aziende virtuose e grazie alla finanza favoriamo il successo delle migliori PMI che rappresentano storie di economia reale italiana; il nostro contributo si sostanzia in un risultato tangibile che vede la valorizzazione del patrimonio dell’imprenditore unitamente a importanti capitali che grazie alla quotazione entrano nelle casse aziendali che permettono di realizzare il sogno dell’imprenditore: la sua crescita in Italia e all’estero. La finanza “corporate” è il lavoro più affascinante al mondo e apre la mente a una capacità di lettura scientifica dei numeri e della strategia aziendale cui associare la corretta soluzione finanziaria per la crescita.


Il ruolo e la differenza che portano le donne in finanza. So che suona un po’ come una domanda maschilista, ma che sia un settore popolato da una percentuale di maggioranza maschile è una realtà a oggi, anche se sicuramente in evoluzione. Secondo te, perché? E aggiungo a questa domanda: perché le donne, a tuo parere, sono più ostili nell’approccio alle materie finanziarie rispetto ad altri settori?

Confermo la scarsa percentuale femminile in finanza, anche se stiamo assistendo a piccoli segnali di inversione di tendenza negli ultimi anni; è un mondo con forti barriere all’ingresso e per emergere non basta la competenza; solo la perseveranza e il track record permettono di essere apprezzati dal mercato e raggiungere posizioni di rilievo. Personalmente non ho mai avuto problemi nel confronto con i più ostili colleghi della finanza, ma al contrario li ho sempre affrontati con grande determinazione, affinando le mie competenze negli anni e costruendo un mio ruolo molto distintivo nel contesto finanziario, mantenendo sempre una sensibilità femminile con una lettura nuova dei mercati e del mio posizionamento aziendale. La finanza richiede una grande precisione numerica oltre che una competenza sempre rinnovata e in particolare il mio lavoro una grande capacità di coordinamento e di guida, caratteristiche che io definirei assolutamente femminili.


Quali sono gli elementi che rendono un’impresa di successo e quali di una start-up di successo?

Un’impresa di successo deriva dalla qualità del management e dalla sua visione aziendale, dal settore di appartenenza e dalle potenzialità di crescita, dall’orientamento all’estero e dalla capacità di innovazione e di gestione delle risorse umane. Per una start-up la parola d’ordine è oggi la tecnologia applicabile ai più differenti settori merceologici.


La Green Economy in poche parole adatte a tutti.

Penso che nel corso degli ultimi anni il concetto di Green Economy sia stato sostituito da Finanza Sostenibile. La mia esperienza sul mercato dei capitali fa capire come il mercato dei capitali stia svolgendo un ruolo sempre più importante nel processo di transizione sostenibile reindirizzando ingenti flussi economici verso le attività maggiormente orientate a implementare strategie ESG nel lungo periodo. I riscontri sulle attività non finanziarie da “marginali” sono passati a svolgere un ruolo “centrale” nelle analisi di investimento per tutte le asset class e la sfida si pone anche per le PMI quotate, chiamate a rispondere alle richieste degli investitori istituzionali; assistiamo infatti a una forte evoluzione dei principi ESG che sono divenuti parte integrante nei criteri di investimento nelle pmi.


Se dovessi dare un consiglio a una persona che si approccia al mondo della finanza da adulta senza molte competenze ma con molto interesse, quale percorso formativo indicheresti?

Darei il consiglio di una laurea in discipline economiche, un MBA con l’obiettivo di approfondire le tematiche valutative, studiando il funzionamento dei mercati finanziari con un focus sui capital market nazionali e internazionali.


Un’impresa tutta al femminile che hai aiutato a quotarsi in Borsa?

Premesso che imprese al femminile quotate sono in numero veramente esiguo, porto l’esempio di Kolinpharma, PMI innovativa operante nel settore nutraceutico, guidata da Rita Paola Petrelli, specializzata nella ricerca e sviluppo realizzata internamente e in collaborazione con le maggiori università italiane. Quotata nel 2018 con una raccolta di capitale di Euro 3.1 milioni, la società ha segnato nell’ultimo triennio una crescita significativa passando da 4.1 milioni di Euro di fatturato nel 2017 a 8,2 nel 2020. Un secondo esempio è Energica Motor Company che abbiamo affiancato nella ricerca di capitali sia lato equity che debito; l’azienda guidata da Livia Cevolini è la prima casa costruttrice al mondo di moto elettriche a elevate prestazioni. Quotata nel 2016, recentemente oggetto di OPA da parte di un gruppo internazionale americano.


Quali iniziative porteresti in Parlamento per agevolare il settore e far crescere l’Italia. E qual è il Paese a tuo giudizio da cui prendere spunto?

Renderei permanente l’agevolazione fiscale sui costi di quotazione; il credito d’imposta, infatti, in passato ha favorito in maniera significativa l’accesso delle PMI al mercato azionario per finanziare progetti di crescita, come concreta alternativa al tradizionale canale bancario. Dalla data di introduzione del credito d’imposta le società quotate su Euronext Growth Milan (ex AIM) sono aumentate del 74%, passando da 77 nel 2016 a 174 a fine dicembre 2021, con una capitalizzazione passata da 2,9 miliardi di euro nel 2016 a circa 11 miliardi di euro attuale. Inoltre, creerei un desk in Parlamento di professionisti specializzati che operano con le PMI per cogliere la voce del mercato da chi ogni giorno lavora a contatto diretto con gli imprenditori per la crescita, come alcuni Paesi del nord Europa, magari con agevolazioni fiscali sulla finanza sostenibile. Infine, definirei una strategia chiara e un piano industriale dell’Italia a tre anni, proprio come fanno le società quotate quando illustrano il progetto di quotazione agli investitori italiani ed esteri, con una precisa roadmap per la creazione di valore nel MLT.


Giornata lavorativa intensa. Ti svegli. La prima cosa che pensi al mattino e l’ultima alla sera.

In settimana: to do list giornaliera e pianificazione delle attività. Nel week-end: libertà alla mente per studiare nuove strategie di crescita.


Parlaci di Anna Lambiase a casa, che ruolo hai nella tua famiglia e come ti hanno supportato nella tua carriera professionale?

La mia famiglia è stata fondamentale nella mia carriera perché ha rappresentato per me il supporto psicologico irrinunciabile, la motivazione agli obiettivi, la perseveranza, il sostegno nei momenti di sconforto. La gioia dei miei genitori, ognuno singolarmente, per i miei successi è ancora oggi motivo di orgoglio e di ispirazione per il mio futuro. La grande capacità di amore di mio marito e la sua apertura mentale sono stati uno stimolo continuo “ad maiora”, fonte di importante confronto intellettuale, energia e grande ricarica per le mie giornate più lunghe e specialmente motivo di serenità nei miei momenti “liberi”.


Si è da poco chiuso il 2021, vorremmo un tuo bilancio personale: il tuo miglior successo e il tuo peggior fallimento. Poi, con inarrestabile ottimismo: i tuoi progetti per il 2022.

Il mio miglior successo nel lavoro si chiama IRTop, la mia creatura che ho costruito in 20 anni con tanta dedizione e quando la osservo dall’esterno con il team di professionisti dedicato, cresciuti insieme a me, penso di aver creato davvero un gioiello nella finanza. Il mio peggior fallimento è invece di natura personale e riguarda la mia mancata maternità, ma purtroppo fa capo a una ragione superiore che accetto con grande rassegnazione. Per il 2022? Mi auguro che il Covid sia sconfitto e che tutti possiamo ritrovare la tranquillità di vivere i momenti della nostra vita insieme alle persone care senza limiti agli abbracci.


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